GLI INFESTANTI
Tarli del legno
La specie più grossa, e spesso presente nel legno non stagionato, è il capricorno delle case Hylotrupes bajulus. Il tarlo dei mobili, presente anche nelle travi meglio stagionate, è invece Anobium punctatum; lo si nota per la finissima segatura che espelle dai fori dove penetra. Inquietante è invece il cosiddetto orologio della morte, Xestobium rufovillosum, chiamato così per gli schiocchi regolari e appena udibili che nutrendosi provoca nel legno.
Nell’ultimo decennio è stata messa a punto una serie di metodi ipertecnologici in grado di eliminare istantaneamente i tarli: i metodi fisici, si basano su temperature altissime oppure bassissime; i metodi chimici, sulla concentrazione di veleni quali anidride carbonica oppure ozono. Occorre essere chiari su questi metodi, che sono anche piuttosto costosi: non eliminano il rischio di re-infestazione! L’unico metodo conosciuto che sia in grado di rendere il legno immune dalla rosura di tarli per gli anni a venire, è l’applicazione di prodotti insetticidi residuali.
Il metodo più invasivo è la costipazione dei canali legnosi: dove hanno scavato i tarli, viene iniettato il prodotto insetticida con pistole ad alta pressione; per fare un lavoro completo, vengono inoltre praticati dei fori nei quali pompare ulteriormente il liquido. Si tratta di un metodo che tuttavia rovina il legno prima di curarlo.
Disinfestazione dei tarli del legno
Applichiamo il principio attivo insetticida in aerosol, mediante pistola a media pressione. Il prodotto ricopre completamente la superficie esterna del legno, penetrando negli strati più superficiali; il trattamento entra inoltre nelle fessure e anche nei canali precedentemente scavati dai tarli, che vengono raggiunti ed eliminati.
È un metodo non invasivo, che non altera l’aspetto del legno; l’integrità del legno, ed il suo colore restano immutati. I tarli vengono eliminati all’interno dei loro rifugi, mentre allo stesso tempo il legno rimane immune da nuovi attacchi, senza che si noti il lavoro del disinfestatore.
Consigliamo di effettuare il trattamento in forma preventiva, mettendo al sicuro il legno appena terminati i lavori di costruzione o di ristrutturazione della casa. Anche a distanza di pochi anni dal primo trattamento è possibile ripetere l’operazione, per fugare ogni rischio.
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